Centro di Endoscopia Diagnostica ed Operativa

L’endoscopia digestiva è una tecnica diagnostica che ci permette di avere una visione diretta di alcuni organi, attraverso l’utilizzo di specifici strumenti (endoscopi) costituiti da un piccolo tubo flessibile al cui interno vi sono sottilissime fibre ottiche, che vengono inseriti nel corpo attraverso le cavità naturali: la bocca o l’ano, a seconda della zona da esplorare.


Gli esami più comunemente eseguiti con questa tecnica sono la gastroscopia per studiare esofago, stomaco e duodeno, e la colonscopia per visualizzare l’intestino.


Questa metodica permette di verificare l’eventuale presenza di alterazioni o lesioni e di effettuare piccoli interventi quali asportazione di polipi, arresto di emorragie digestive, palliazione di tumori avanzati, cauterizzazioni, biopsie. L’endoscopia viene comunemente utilizzata per studiare sintomi come:

  • Dolore addominale
  • Nausea
  • Vomito
  • Perdita di peso inspiegabile
  • Diarrea
  • Sangue nelle feci
  • Emissione di sangue con il vomito


Prima della procedura è necessario evitare l’assunzione di cibi e liquidi per un certo periodo, a seconda del tipo di endoscopia a cui ci si sta per sottoporre.


Nel caso di una colonscopia, il paziente potrebbe ricevere dei lassativi per facilitare l’evacuazione delle feci. Potrebbe inoltre essere necessario interrompere l’assunzione di determinati farmaci, come i fluidificanti del sangue, allo scopo di prevenire un eccessivo sanguinamento durante la procedura.


In genere la procedura viene accompagnata da una sedazione effettuata sotto stretto controllo di un anestesista, in modo da ridurre al minimo i disagi provocati dall’esame.

  • EQUIPE

    • Dott. Amaturo Antonino
    • Dott. Meucci Massimo

Gastroscopia

La Gastroscopia permette la visualizzazione diretta della parte superiore del tratto digestivo (esofago, stomaco e duodeno). Oltre ad essere una tecnica diagnostica, è anche una tecnica terapeutica e viene svolto in sedazione.


La gastroscopia viene eseguita con un tubo sottile e flessibile con una piccola camera all'estremità. Questa camera ha come obiettivo la cattura di immagini dell'interno dell'esofago, dello stomaco e del duodeno. 


Questo test serve a cercare anomalie nello stomaco e nel duodeno. Si possono ottenere dei campioni di tessuto per biopsie, per rimuovere i polipi o per determinare la presenza di alcuni microrganismi, come i batteri H pylori, che provocano molte ulcere peptiche.

Durante la procedura possono inoltre essere cauterizzate le ulcere emorragiche, e i vasi sanguigni bruciati con uno strumento apposito.



L'esame va svolto a stomaco vuoto; vanno evitati gli alimenti solidi e liquidi da 8 ore prima dell’esame.


Colonscopia

La colonscopia è un’endoscopia utilizzata per esaminare il colon Ed eventualmente l’ultimo tratto dell’ ’intestino tenue, per escludere la presenza di anomalie in particolare di polipi che possono trasformarsi in tumori.

Viene eseguita attraverso una sonda molto sottile (endoscopio) introdotta dall’ano e dotata di una telecamera all’estremità, che fornirà le immagini delle pareti che attraversa, più precisamente delle porzioni di colon e ileo.


Può essere utilizzata per:

  • individuare la presenza di un polipo o un adenoma e praticarne la contestuale asportazione o biopsia
  • effettuare uno screening del cancro del colon;
  • rintracciare le cause di cambiamenti inaspettati delle abitudini intestinali;
  • valutare sintomi di dolore, sanguinamento rettale e perdita di peso;
  • nei casi di anemia sideropenica;
  • la diagnosi del morbo di Crohn e della colite ulcerosa.


Prima dell’esame, il paziente dovrà seguire alcune indicazioni per pulire l’intestino e facilitarne l’osservazione da parte del medico. Queste linee direttive prevedono una dieta ipocalorica da seguire fino al giorno prima dell’esame, quando sarà opportuno ingerire solo liquidi. La dieta sarà accompagnata dall’assunzione di una soluzione che aiuterà il paziente ad evacuare.


Per eseguire la colonscopia, il paziente viene sedato parzialmente o completamente. Si posizionerà su un fianco e il medico inserirà il colonscopio nell’ano, per percorrere l’intestino crasso. Questo strumento consiste in una sonda flessibile di circa un centimetro di diametro e lunga tra i 122 e i 183 centimetri.


Attualmente esiste un’alternativa alla colonscopia tradizionale, che è meno invasiva e non richiede la sedazione. Si tratta della colonscopia virtuale, un tipo di esame che utilizza le immagini dell’interno dell’intestino e del colon, ottenute mediante una tomografia computerizzata (TC o TAC).

Tale procedura ha comunque delle indicazioni ben precise e non esclude il ricorso alla colonscopia tradizionale.

Di solito, la colonscopia è ben tollerata dal paziente e solo raramente risulta essere dolorosa. La durata è di circa 15-20 minuti. Il paziente potrà avvertire pressione, gonfiore o crampi durante l’esame. 

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Dove siamo

Via Buonarroti, n.54
00053 - Civitavechia - Roma

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