Ernia Center

L’Ernia Center della clinica Siligato, diretto dal dott. Antonino Amaturo, è il Centro dedicato alla diagnosi e cura delle ernie della parete addominale e si avvale di professionisti specializzati nella diagnosi e nel trattamento.

Nel nostro centro è possibile diagnosticare e curare i diversi tipi di ernia:

Elenco dei servizi

  • EQUIPE

    • Dott. Amaturo Antonino 
    • Dott. Meucci Massimo

Nel nostro centro sarà possibile prenotare una visita specialistica con il chirurgo, gli esami diagnostici necessari (Ecografia della parete addominale, TAC all’addome, Risonanza magnetica) ed il trattamento chirurgico (Tradizionale/Open o Laparoscopico).

I nostri specialisti utilizzano materiali di ultimissima generazione e tecnologie all’avanguardia che consentono un rapido ritorno del paziente alle normali attività quotidiane, una riduzione della degenza ospedaliera con conseguente contenimento dei costi ed una minor incidenza di recidiva. Gli interventi vengono sempre eseguiti in regime ambulatoriale e di Day-Surgery  garantendo al paziente una rapida ripresa dell’attività lavorativa.

 La localizzazione più comune di un’ernia è la parete addominale che è costituita da muscoli e tendini che hanno il ruolo di contenere i visceri della cavità addominale. Per ernia si intende infatti la fuoriuscita di un viscere, o parte di esso, dalla cavità addominale dove è normalmente contenuto.

Le ernie possono essere congenite, come le ernie ombelicali, causate da una mancata obliterazione dell’ombelico, e le ernie inguinali del neonato, causate dalla pervietà del dotto peritoneo-vaginale. In altri casi le ernie sono acquisite e si creano attraverso aree di debolezza della parete addominale. Le cause possono essere: una malformazione o debolezza congenita della parete, oppure un suo assottigliamento, sforzi ripetuti o l’obesità.


Ernia Inguinale

L’ernia inguinale è la più frequente, il 70% di tutte le ernie sono del canale inguinale. Si manifesta nella regione inguinale, una piccola area del basso addome, appena sotto la linea immaginaria che separa la regione addominale dagli arti inferiori, lateralmente all’osso pubico. Questo evento viene percepito dal paziente come una tumefazione, un gonfiore o un’asimmetria dell’inguine.

La deformità che si viene a creare è spesso visibilmente variabile con l’aumentare della pressione addominale,con gli sforzi fisici o stando in piedi per molto tempo.

L’ernia inguinale può essere congenita o acquisita. Spesso esordisce inizialmente da un singolo lato, ma è molto frequente che anche il lato controlaterale, in un tempo più o meno breve, manifesti la patologia. Difficoltà ad andare di corpo, nausea, vomito o dolore addominale, sono segnali di sofferenza intestinale, che possono essere il preludio di una strozzatura erniaria.

Infine nei casi ancora più subdoli la strozzatura erniaria può arrivare a ciel sereno e senza alcuna avvisaglia.

Per ernia strozzata si intende l’impegno irreversibile dell’intestino nel difetto erniario e la sua eventuale necrosi, ciò comporta il passaggio da un’intervento di riparazione programmato e poco invasivo ad un intervento maggiore eseguito in urgenza.

Questa patologia non può guarire spontaneamente in quanto le fibre dei tessuti connettivali interessati dalla patologia non hanno possibilità di rigenerare.

  • IL TRATTAMENTO CHIRURGICO

    Esistono alcuni presidi che sono in grado di contenere l’ernia ma non di risolvere il problema. L’intervento chirurgico è un intervento ormai standardizzato, che prevede l’utilizzo di protesi per rinforzare la parete addominale riducendo così il rischio di recidive. L’intervento può essere eseguito con tecnica tradizionale, che comporta un’incisione di circa 5-8 cm a livello del canale inguinale, e può essere eseguito in regime ambulatoriale o di Day-Surgery in anestesia locale o generale.

    La ripresa dall’intervento è di alcune ore, il paziente può camminare la sera stessa e può condurre una vita normale dal giorno seguente ed il ritorno all’attività lavorativa può avvenire dopo 7/10 giorni. Si consiglia una limitazione nel sollevare i pesi per almeno 20 giorni.

    L’intervento laparoscopico è indicato nei casi si abbia un’ernia inguinale plurirecidiva o bilaterale.

    L’intervento “classico” prevede un’incisione di 5 cm a livello del canale inguinale, tale da consentire un valida accesso al canale inguinale per ottenere una completa riduzione del sacco erniario in addome ed un corretto posizionamento della protesi biocompatibile.



Ernia Ombelicale

L'ernia ombelicale è un cedimento della parete addominale, con fuoriuscita di un viscere, in sede ombelicale, legato alla mancata chiusura della cicatrice ombelicale. È caratterizzata da una tumefazione elastica in sede ombelicale, talora dolente. Mentre nel bambino può contenere segmenti intestinali, ed essere quindi a rischio di strozzamento, nell'adulto essa contiene, in genere, grasso pre-peritoneale.



La terapia è unicamente chirurgica. La riparazione, nell'adulto, può essere effettuata in anestesia locale, con o senza utilizzo di materiale protesico. Può presentarsi anche alla nascita, o in età pediatrica. Nell'adulto, in assenza di patologie concomitanti (ad es. cirrosi epatica con ascite), si presenta come un cedimento elastico, sempre in sede ombelicale, con l'aspetto di un bottone tondeggiante.


Ernia Crurale

L’ernia crurale è il tipo di ernia addominale meno frequentemente riscontrato nella pratica clinica, di cui rappresenta circa il 2% dei casi; è più comune nelle donne, al contrario dell’ernia inguinale che è più frequente negli uomini (perché nella donna il legamento inguinale è in parte obliterato ed è anatomicamente più difficile che al suo interno si formi un’ernia inguinale).


L’ernia crurale nell’uomo è spesso associata ad un’ernia inguinale.


I sintomi dell’ernia crurale variano alla gravità del quadro clinico; nella maggior parte dei casi l’ernia è priva di sintomi, se presenti questi possono essere:

  • dolore, non necessariamente indicativo di un’ernia complicata,
  • Irriducibilità, che si manifesta con tumefazione persistente; la percentuale di ernie irriducibili è maggiore nelle ernie crurali rispetto alle ernie inguinali.



La prognosi è ottima, ma l’unico trattamento disponibile è chirurgico; se trascurata o non diagnosticata per tempo va tuttavia segnalato che in circa il 40% delle donne affette da ernia crurale, contro il 25% circa dei pazienti affetti da ernia inguinale, si manifestano complicanze tipiche come incarceramento e strozzamento con conseguente coinvolgimento delle condizioni cliniche generali.


Laparocele

Il laparocele è una complicanza degli interventi chirurgici addominali che consiste nella formazione di un’ernia in corrispondenza della cicatrice che residua in seguito all’intervento stesso; viene anche chiamato ernia post laparotomica o ernia incisionale e si verifica in circa il 10% delle incisioni chirurgiche addominale.


Nella maggior parte dei pazienti, a meno di complicanze, la patologia è asintomatica, ovvero priva di sintomi. La diagnosi è molto agevole e viene formulata anche solo attraverso la visita medica.


La patologia può considerarsi benigna, seppur abbia un decorso ingravescente, tende cioè nel tempo ad ingrandirsi e quindi a peggiorare clinicamente, ragione per la quale occorre intervenire dopo la diagnosi il prima possibile (salvo eccezioni, come nel paziente anziano e fragile, dove una vigile attesa può essere preferita).



Il trattamento è esclusivamente di tipo chirurgico e può essere eseguitoper via tradizionale, riaprendo la cicatrice precedente, riducendo gli organi nella loro fisiologica posizione e richiudendo il tutto con un’apposita rete che contenga gli organi impedendo una nuova erniazione,

per via laparoscopica, accedendo mediante tre piccole incisioni.

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