Ecografia

L’ecografia è un test diagnostico non invasivo che fornisce molte utili informazioni sulle condizioni di salute degli organi interni e pertanto viene utilizzata per la diagnosi di una vasta gamma di disfunzioni e patologie, nonché per la valutazione delle condizioni del feto nelle donne in gravidanza.

Dal momento che l’esame ecografico permette di “dare un’occhiata” agli organi interni in modo non invasivo e rapido, può essere prescritto per una valutazione primaria di molte patologie o condizioni da monitorare. Ma vediamo quelle più comuni:

  • Per osservare utero e ovaie nelle donne in stato di gravidanza e valutare l’accrescimento del feto
  • Diagnosticare calcoli biliari o renali
  • Osservare il flusso sanguigno nei grossi vasi (vene e arterie)
  • Evidenziare une neoformazione nel seno
  • Analizzare la ghiandola tiroidea
  • Rivelare anomalie nella vescica
  • Diagnosticare alcuni tipi di cancro
  • Individuare anomalie, malformazioni, cisti o noduli nell’apparato riproduttivo femminile (utero e ovaie)
  • Individuare anomalie nella prostata
  • Fungere da “guida” in caso di biopsia o in trattamenti mirati per alcuni tipi di tumore


  • Presso la Clinica Siligato è attivo il Reparto di Ecografia Internistica, che esegue i seguenti esami ecografici:

Elenco dei servizi

  • EQUIPE

    • Dott. Nodari Alberto
    • Dott. Tagliaferri Giuseppe

Ecografie Generali

L'ecografista è il medico o il tecnico specializzato nell'impiego dell'ecografo come mezzo d'indagine diagnostica e di controllo. L'obiettivo dell'ecografista è visualizzare le strutture interne dell'organismo e valutarne - quando possibile - la funzionalità e la presenza di eventuali anomalie. Oltre la sonda tradizionale (quella, per intenderci, che viene usata durante la gravidanza), rientrano tra gli strumenti utilizzati dall'ecografista anche l'ecodoppler (che consente di effettuare valutazioni emodinamiche e misurazioni di portata sanguigna) e l'ecodoppler transcranico (che permette di evidenziare una comunicazione intracardiaca e/o artero-venosa polmonare).

Diverse sono le procedure utilizzate dall'ecografista:

la sonda tradizionale per lo screening per il tumore della mammella; patologie tiroidee e patologie che interessano gli organi addominali;

l'ecodoppler (o ecocolordoppler) per le patologie a carico dei vasi sanguigni (stenosi, placche, ulcerazioni, dissecazioni);

l'ecodoppler (o ecocolordoppler) transcranico per i difetti nella comunicazione intracardiaca e/o nella comunicazione artero-venosa polmonare.

Presso la Clinica Siligato è possibile eseguire i seguenti esami di ecografia generale:

  • Ecografia renale
  • Ecografia addome superiore
  • Ecografia addome inferiore
  • Ecografia vescicale
  • Ecografia epatica
  • Ecografia tessuti molli
  • Ecografia tiroide
  • Ecografia linfonodi
  • Ecografia articolazioni
  • Ecografia tendinea
  • Ecografia muscolo tendinea
  • Ecografia anca neonatale
  • Ecografia pelvica

Ecografie trans-rettali

L’Ecografia Transrettale è un esame ambulatoriale, effettuato dall’Urologo, per lo studio della prostata attraverso il retto. Proprio per questo l’esame, considerato leggermente invasivo, è mal tollerato da un punto di vista psicologico. Rispetto all’ecografia tradizionale della prostata, l’Ecografia Transrettale sfrutta la vicinanza di questi due organi. Il retto infatti rappresenta un punto di osservazione privilegiato per osservare le dimensioni e la morfologia della prostata. Si tratta comunque di un esame del tutto indolore, grazie alle piccole dimensioni della sonda e al fatto che necessita di poco tempo. Come ogni altra ecografia anche l’Ecografia Transrettale si basa sull’utilizzo degli ultrasuoni.

  • Quando viene prescritta l'Ecografia Transrettale

    Permette di valutare lo stato di salute della prostata. L’Ecografia Transrettale viene prescritta come esame di prevenzione dai 50 anni in poi. Rappresenta un esame di approfondimento in caso di elevati livelli di PSA (Antigene Prostatico Specifico), o di anomalie emerse dall’esplorazione rettale durante la Visita Urologica. Si esegue inoltre in presenza di sintomi come difficoltà ad urinare, diminuzione del calibro e del getto urinario, minzione frequente, infertilità. Infine, se accompagnata all’Ecocolordoppler Transrettale e alla Biopsia, rappresenta un mezzo molto efficace per la diagnosi precoce del tumore alla prostata.


    Presso la Clinica Siligato è possibile eseguire i seguenti esami di ecografia transrettale:


    Ecografia prostatica vescicale


    Ecografia prostatica transrettale

  • Come viene eseguita l'Ecografia Transrettale

    Il paziente è sdraiato sul lato destro con le gambe al petto. Il medico effettua dapprima un’esplorazione manuale e poi inserisce la sonda, opportunamente lubrificata, nel canale rettale.


Ecografie trans-vaginali

L’ecografia transvaginale è un esame diagnostico strumentale ginecologico non invasivo molto comune. Può essere bidimensionale o tridimensionale, si associa abitualmente alla visita ginecologica e permette di valutare gli organi riproduttivi interni e gli organi circostanti attraverso una sonda posizionata in vagina. Entrata in uso per individuare malformazioni dell’utero, è oggi fondamentale per individuare e diagnosticare svariati disturbi e patologie.

L’ecografia transvaginale è un esame particolarmente utile poiché consente di osservare in modo sicuro e veloce utero, ovaie e tube di Falloppio (o salpingi), nonché gli organi circostanti, come vescica, ureteri, retto e sigma.

Ecco perché nella pratica quotidiana l’esame ecografico ginecologico ha oggi molte indicazioni: 

  • nel percorso diagnostico delle neoformazioni o malformazioni sospettate su base anamnestica e obiettiva a carico degli organi genitali;
  • nel percorso diagnostico delle donne affette da dolore pelvico cronico o da patologie disfunzionali (cicli mestruali irregolari) o processi infettivi che possano interessare i genitali interni;
  • nella diagnosi differenziale con altre patologie addomino-pelviche in condizioni di urgenza (appendiciti, diverticoliti, coliti);
  • nel percorso diagnostico di pazienti in peri e post menopausa con sanguinamenti atipici, concorrendo a determinare i caratteri dell’endometrio e dalla cavità uterina (sospetti di neoplasie endometriali o ricerca di polipi);
  • nella sorveglianza delle ovaie e dell’endometrio nelle donne con predisposizione genetica al carcinoma ovarico o sindromi familiari per tumori (BRCA mutate e/o affette da sindrome di Lynch);
  • nei percorsi diagnostici delle pazienti infertili (diagnosi, monitoraggio e assistenza alle tecniche di riproduzione assistita);
  • nel monitoraggio di terapie mediche (tamoxifene o terapie ormonali), nel controllo di esiti chirurgici (dopo miomectomie) e nel percorso diagnostico delle pazienti affette da patologia della statica pelvica (incontinenza urinaria, stipsi severa).

L’ecografia transvaginale si basa sull’azione di onde sonore e non è né pericolosa né dolorosa per la paziente. L’esame infatti di solito si svolge contestualmente alla visita ginecologica (a meno che non vi siano state altre indicazioni da parte dello specialista), mediante una sonda in grado di emettere ultrasuoni a frequenza elevata inserita all’interno della vagina della paziente, sdraiata sul lettino in posizione ginecologica. Le onde sonore emesse dalla sonda vengono infatti riflesse dai nostri organi interni e rielaborate come immagini sul monitor dell’ecografo, permettendo dunque allo specialista di valutare lo stato delle zone di interesse.


  • QUANDO SI EFFETTUA L'ECOGRAFIA TRANSVAGINALE

    L’ecografia transvaginale può essere eseguita in ogni momento, anche in presenza di flusso mestruale, su pazienti che hanno già iniziato l’attività sessuale, è infatti impossibile effettuarla se la paziente non ha mai avuto rapporti sessuali. In questo caso, si preferisce sottoporre la paziente a ecografia transaddominale a vescica piena, che consente comunque una buona osservazione delle medesime patologie.

  • IN GRAVIDANZA PUÒ ESSERE PERICOLOSO EFFETTUARE L’ECOGRAFIA TRANSVAGINALE?

    Assolutamente no: l’ecografia transvaginale, infatti, viene utilizzata comunemente nelle prime settimane di gestazione per osservare l’embrione e datare correttamente la gravidanza stessa (mentre in seguito offre immagini migliori l’ecografia transaddominale) e per effettuare la cervicometria, ossia la misurazione della lunghezza del collo dell’utero, fondamentale per monitorare il rischio di aborti spontanei nel primo trimestre di gravidanza. In casi di perdite ematiche si utilizza per valutare un rischio di aborto o sfortunatamente un aborto in corso.


Ago biopsia ecoguidata

L’agoaspirato (o agobiopsia) è una metodica che si basa sul prelievo, eseguito mediante un sottile ago, di alcune cellule del tessuto interessato da sottoporre all’analisi da parte del laboratorio (esame citologico). Nel caso si intenda prelevare una piccola parte di tessuto verrà utilizzato un ago di calibro leggermente superiore. In questo caso si parla di biopsia e relativo esame istologico.

Generalmente l’agoaspirato viene effettuato successivamente ad esami ecografici e/o TAC che hanno evidenziato tessuti o noduli “sospetti” con l’obiettivo di accertarne la natura.

  • QUANDO SI RICORRE ALL'AGO BIOPSIA ECOGUIDATA

    Piuttosto diffuso risulta essere l’agoaspirato per determinare la natura di noduli tiroidei o mammari. Nel caso dei noduli tiroidei il prelievo viene eseguito sotto guida ecografica in modo rapido, poco invasivo e senza bisogno di anestesia e può essere eseguito anche nelle donne in gravidanza senza controindicazioni. Anche nel caso dei noduli mammari l‘agoaspirato viene eseguito sotto guida ecografica, in modo rapido e solitamente indolore e non necessita di anestesia (se non in casi particolari). In alcuni casi si può avvertire un fastidio dovuto alla formazione di ematomi nella sede dell’iniezione che può essere alleviato mediante l’applicazione di impacchi freddi.

  • COME VIENE ESEGUITA L'AGO BIOPSIA ECOGUIDATA

    La tecnica dell’agoaspirato prevede l’utilizzo di un ago dello stesso calibro delle normali siringhe che viene introdotto attraverso la pelle fino a raggiungere l’organo o la sede anatomica di interesse, mediante cui vengono aspirati agglomerati di cellule di tessuto. Nell’eseguire un’agobiopsia generalmente si impiega un ago lievemente più grande per prelevare una porzione integra di tessuto (frustolo).


    La seduta per l’esecuzione di un agoaspirato (di un nodulo tiroideo o mammario) dura pochi minuti e non richiede né ricovero, né anestesia. Il paziente viene fatto accomodare steso su un lettino in posizione rilassata e agevole per l’esecuzione del prelievo da parte del medico. Dopo l’esecuzione di questa procedura il paziente può far ritorno alla propria abitazione in autonomia.


    Generalmente l’agoaspirato è considerato una tecnica diagnostica semplice, sicura e indolore. 

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